Nel 1512, anno in cui innalzava la torre campanaria di Saint-Gilles e rinnovava il convento medievale, il prevosto Carlo di Challant faceva edificare, come dipendenza della Prevostura, la cascina Murasse, venutasi oggi a trovare nei pressi del casello autostradale. L’edificio della cascina è formato da una cinta muraria merlata su un lato, dalla lunga e bassa costruzione della stalla a volta ribassata e dalla torre colombaia - simile a quella che Giorgio aveva innalzato nei pressi del castello di Issogne - segno di signoria e privilegio della nobiltà.
Una lapide sulla facciata della torre annuncia in latino che “Carlo di Challant, prevosto di Aosta e commendatario di Sant’Egidio, San Pietro e Orso, nel 1512, nello spazio di tre mesi, eresse questa sua costruzione fondata a sue spese”.
Quasi cinquecento anni dopo, la Murasse sta per rinascere a nuova vita: nel 1997 è stato infatti raggiunto tra la Comunità Montana dell’Evançon, il Comune di Verrès e la Regione Valle d’Aosta un accordo che ne prevede il restauro e la trasformazione in sede della Comunità Montana Evançon e della Biblioteca di zona.
All’estremità opposta del paese, verso Arnad, accanto al bivio per Issogne, si notano ancora, in un complesso rurale che ha definitivamente alterato l’edificio originale, i resti di un’altra cascina degli Challant, la Grangia Nuova, risalente anch’essa verosimilmente ai primi anni del Cinquecento.